Il Corriere della Sera ha dato voce all’ex nerazzurro che ha raccontato come durante gli attacchi di Hamas del 7 ottobre scorso al rave party abbia perduto tre persone a lui molto care
Il calciatore israeliano Yonatan Cohen ha indossato la maglia del Pisa per poco più di un anno, dall’agosto 2021 al settembre 2022, ma una volta tornato in patria per giocare di nuovo con il Maccabi Tel Aviv si è trovato di fronte a eventi davvero drammatici. Cohen ha raccontato il suo stato d’animo al Corriere della Sera di cui riportiamo alcuni passaggi. <Ho perso due amici e un parente al rave party, altri si sono arruolati. Ciò che è accaduto è stato orribile e le immagini sono state strazianti. Hanno massacrato brutalmente neonati, bambini, anziani, donne e uomini nelle loro case e tantissimi giovani al Supernova Festival>.
L’allarme quel giorno era suonato prestissimo, alle 6.30 del mattino. «Stavo dormendo- prosegue Cohen-. Ho acceso la tv e mi sono reso conto che non era il solito attacco a cui eravamo abituati. Sono rimasto scioccato. Probabilmente tutti nel Paese hanno perso qualche persona cara».
Nessuna intenzione di andare via nonostante il grande dolore. Negli ultimi giorni Cohen e altri calciatori sono andati a trovare i feriti negli ospedali:< Israele è la mia Patria e non me ne andrò mai in una situazione come questa. Resto ancora qui con la mia famiglia e cerco di dare forza ai sopravvissuti che hanno vissuto l’inferno. Noi calciatori consoliamo le famiglie>.