Senza dubbio la miglior partita del Pisa vista questa stagione. Gioco, tanto e propositivo, e anche carattere per la squadra di Aquilani, in una partita dove tutto ha girato male, con la traversa colpita da Bonfanti, gli errori subito puniti da un’ottima formazione, quale il Catanzaro, e i retropassaggi errati non sfruttati. I nerazzurri hanno riconquistato il cuore del proprio pubblico, un’Arena Garibaldi in grande spolvero.
Uomo simbolo Marin, che mantiene la sua indole di recupero e interdizione, alla quale ha però unito una fase di impostazione e volontà di tocco di palla mai vista in precedenza. Lo stesso Esteves sta entrando sempre più in confidenza con i tempi che impongono la mediana, soprattutto se giocata a due. D’Alessandro ha dimostrato, dopo un paio di partite con più ombre che luci, tutte le sue qualità, essendo spine nel fianco. Il problema mentale è messo alle spalle, con i nerazzurri, grazie soprattutto ai cambi (Moreo su tutti) abili a non disunirsi e a rimontare la partita, che se giocata un paio di mesi fa sarebbe stata da considerare chiusa. Certo è che, se questa partita serviva per dimostrare il vero livello del Pisa, ora non ci sono più dubbi: questa squadra può, deve, giocare i playoff.