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Pisa, grande bellezza anche senza vittoria

L'analisi di Pisa-Catanzaro 2-2. Tante note positive. Il gioco di Aquilani inizia a strappare applausi a scena aperta.

Gol di Moreo

Basta guardare le facce di chi è uscito dallo stadio dopo aver perso la voce per quasi cento minuti e si capisce subito che Pisa-Catanzaro è una di quelle che ti riconcilia con il calcio. E’ finita 2-2 e paradossalmente ha più rimpianti la squadra che era sotto di due reti, il Pisa, che non quella che era andata sul doppio vantaggio, il Catanzaro.
Ma il popolo dell’Arena Garibaldi,  in grande spolvero, può essere soddisfatto. La squadra nerazzurra non solo ha dato tutto ma ha giocato una partita di grande qualità e intensità. Creando tante occasioni e non sfruttando a pieno la mole di occasioni create. al contrario del Catanzaro, che ha giocato bene ma ha calciato solo due volte in porta. Ma in quelle due occasioni è andata a segno. Confermandosi squadra terribilmente concreta sotto porta.
Proprio alla prima occasione i giallorossi sono andati avanti con un tiro al volo di Pontisso su corner di Vandeputte. Il gol subito non aveva l’efetto di anestetizzare il Pisa, tutt’altro. I nerazzurri si rimettevano subito in ordine e attaccavano con decisione ma con criterio. Pressando tremendamente e giocando al 100% delle forze. E così doveva essere contro una squadra che ha un possesso palla veloce e che sa come “incartarti” e infilarti in velocità. Il Pisa però non è la squadra incompiuta di qualche tempo fa. Sta trovando i suoi automatismi. Tutti sanno cosa devono fare. Un gioco collettivo. Un mutuo soccorso in fase di non possesso e una maggiore concretezza nell’arrivare al tiro.
Il gol però per oltre un’ora non è arrivato. Talvolta per questione di centimetri, soprattutto il tiro in corsa di D’Alessandro, altre per bravura di Fulignati, altre ancora per non aver saputo approfittare degli errori del Catanzaro come con Valoti nel primo tempo e Marin nella ripresa. La traversa di Bonfanti, all’alba del secondo tempo su sontuoso assist di Arena, è invece semplicemente pura sfiga.
Nel momento del massimo sforzo dei nerazzurri il Catanzaro passa con un contropiede, anche qui c’è un po’ di distrazione generale come sul primo gol, orchestrato da Vandeputte e rifinito in gol da Ambrosino. La partita si mete sui binari del Catanzaro che ora può palleggiare con più tranquillità ma il Pisa c’è e non è domo. Aquilani effettua i primi cambi a metà secondo tempo e trova linfa nuova. probabilmente, nonostante lo 0-2, era difficile togliere qualcuno. Il tecnico allora sceglie di cambiare i giocatori offensivi. Fuori Bonfanti, Arena e Valoti ( tutti e tre molto bravi), dentro Moreo, Matteo Tramoni e Mlakar. Le mosse risultano vincenti anche per la freschezza che riescono a dare nell’assalto finale. Soprattutto Moreo che ha il merito di accorciare le distanze prendendo il tempo a tutti di testa su un corner di Beruatto.
L’esterno sinistro ha giocato una buona partita, in due occasioni ha impegnato severamente Fulignati,  e pochi minuti dopo recupera palla e serve a Marin l’assist del 2-2. Probabilmente c’è un tocco dell’ex Pompetti ma il gol è tutto di Marin che è stata una delle anime di un collettivo dove si fa fatica a fare un nome che si eleva sopra gli altri. Le squadre vogliono vincere fino alla fine ma il risultato non cambia. Se pensiamo che il Pisa era sotto di due gol c’è da essere contenti, se invece si pensa al fatto che i nerazzurri hanno calciato 16 volte contro le due dei giallorossi c’è da mangiarsi le mani. Ma c’è anche la consapevolezza di aver giocato una signora partita contro una squadra che è quinta in classifica non certo per caso. E la vittoria sarebbe stata meritata. Come sottolineano gli applausi a fine partita.
Adesso però il Pisa ha una mentalità da squadra quanto meno da zona playoff. Sia sul piano del gioco che su quello dell’agonismo. I palloni non li recuperava solo il superbo Marin. Con tre gare da disputare il discorso playoff resta aperto, anche in attesa di vedere cosa fanno le rivali, ma mercoledì primo maggio a Cremona il Pisa può giocarsela. Il gap di 12 punti con il Catanzaro non si è visto.

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