Una storia d’amore lunga sette anni e mezzo merita un grande finale. Un finale ancora da scrivere e che non può essere quello, malgrado il bellissimo gol di testa, del pomeriggio bresciano
Gaetano Masucci al Rigamonti ha realizzato la rete che tiene accesa la fiammella della speranza playoff in casa nerazzurro. Il suo urlo sa di gioia, determinazione e rabbia. La gioia per la settima rete stagionale, la determinazione che deve essere un esempio per i suoi compagni e la rabbia per come stanno andando le cose in questo finale di stagione. Non solo quella rabbia è anche dovuta al fatto che Masucci salterà la sfida con la Spal per squalifica. e quindi quella di sabato scorso potrebbe essere la sua ultima partita in nerazzurro se il Pisa non riuscirà nell’impresa di centrare i playoff. Infatti sembra molto probabile che a fine stagione concluderà la sua carriera e ne inizierà una nuova come dirigente. Ma di ufficiale non c’è ancora niente.
Intanto venerdì prossimo con la Spal la sua grinta, il suo senso del gol, e la sua qualità avrebbero fato comodo. A dispetto delle 38 primavere. Ma la squadra deve giocare una partita convincente e ovviamente sperare anche nei risultati favorevoli dagli altri campi. Soprattutto dalla Favorita per Palermo-Brescia e dal Tardini per Parma-Venezia, oltre che dal Granillo dove si gioca Reggina-Ascoli. Tano meriterebbe un gran finale perché un anno fa ha versato anche lui tante lacrime dopo la finale persa con il Monza, perché nel 2020 un suo palo a Frosinone all’ultima giornata negò al Pisa la possibilità di giocare i playoff. E in quel caso la squadra era decisamente in palla. Oggi no, viene da due punti nelle ultime sette partite. Ma Tano è sempre lì a correre a perdifiato e a saltare come un gigante nonostante il suo 1,73. A segnare gol importantissimi come anche quello della sconfitta per 2-1 ad Ascoli perché se il Pisa arriva ottavo assieme ai marchigiani va ai playoff grazie a quella girata sotto la pioggia. Senza calciare neppure un rigore, Masucci è il secondo cannoniere stagionale della squadra, sette gol tra Coppa e campionato, alle spalle di Ettore Gliozzi. Dieci gol per l’ex Como ma quattro dagli undici metri.
Dal gennaio 2017 a oggi 135 partite ufficiali con 35 reti e 25 assist. Più un gol tolto nella gara annullata con la Pro Piacenza nel 2018-19 in C. Una cosa che lo fece arrabbiare tantissimo.
Ma più che le statistiche valgono le emozioni. E le emozioni si raccontano da quello che Masucci ha dato in alcuni dei giorni più importanti della storia recente del Pisa. Ne citiamo due sempre dei playoff 2019: Il gol che a Carrara ha aperto la rimonta nella gara di esordio dei nerazzurri , chiusa sul 2-2, con i ragazzi di Luca D’Angelo in quel momento sotto di due gol, e il guizzo che ha sbloccato l’indimenticabile finale di Trieste del 9 giugno 2019. La partita della promozione in B. Ma sono tanti i momenti da incorniciare, anche in questa stagione. E anche il gol di tacco all’Ascoli in casa su assist di Lorenzo Lucca. L’unica rete della passata stagione per Masucci. Una delle più tribolate sotto porta per lui che veniva da un brutto infortunio ma riuscì comunque a sfornare 5 assist vincenti. Adesso tocca alla squadra regalare a uno dei suoi giocatori più rappresentativi la possibilità di giocarsi quella serie A che ha visto solo con la maglia del Sassuolo e che ha sempre inseguito da quando è arrivato all’ombra della Torre Pendente.