Il 16 giugno 1985 il Pisa conquista la terza promozione in serie A della sua storia grazie all’1-1 casalingo con l’Arezzo. Nonostante il successo si separano, per la prima volta, le strade del Pisa e del tecnico Gigi Simoni. Il bomber di quella squadra fu Wim Kieft con 15 reti. Trascinatore e leader, assieme a Klaus Berggreen, dopo un’approccio difficile nella stagione precedente in serie A. La rivelazione è Paolo Baldieri ( nella foto).
In teoria i nerazzurri quel 16 giugno sono già promossi in A ma il pari tra Padova e Perugia della settimana precedente non è stato ancora omologato e tecnicamente gli umbri possono ancora agganciare i nerazzurri in caso di vittoria in casa con il Varese, ultimo e già retrocesso, e sconfitta dei nerazzurri contro un Arezzo a caccia di punti salvezza.
Il Pisa domina fin dall’inizio il campionato, nessuna sconfitta nelle prime 16 gare e titolo di campione d’inverno con 29 punti, ma nelle ultime sei partite ha un po’ rallentato. Forte del vantaggio accumulato. Cinque pareggi e una sconfitta in casa del Genoa. L’ultimo successo è arrivato proprio contro il Perugia dell’ex allenatore Aldo Agroppi con uno spettacolare 4-1 all’Arena, unica sconfitta stagionale dei biancorossi. Per la sfida con l’Arezzo lo stadio è stracolmo. Il clima è di festa fin da prima dell’inizio della partita. Bandiere al vento e tanti bambini in campo con i loro beniamini.
In campo c’è un po’ di tensione nei primi minuti, poi il Pisa la sblocca al 24’: punizione di Baldieri dalla destra, la barriera amaranto ribatte, Giovannelli calcia al volo e trova la deviazione del capitano dell’Arezzo Neri che beffa il portiere Pellicanò. L’Arezzo deve fare almeno un punto e nella ripresa si getta all’attacco a testa bassa con l’allenatore Rossi che inserisce gli attaccanti Bonesso e Raggi. Proprio Raggi al 70’ ci mette il piede su una conclusione a rete di Neri, che riscatta l’autogol, e supera un sorpreso Mannini. Va bene così.
Il pari accontenta tutti e consente a Pisa e Arezzo per centrare i rispettivi obbiettivi. Nerazzurri primi con 50 punti assieme al Lecce, 1-1 a Monza, ed esulta anche il Bari, terza promossa con 49 punti, che batte il Pescara 2-0 e tiene sotto il Perugia, 48 punti, al quale non basta l’1-0 al Varese. Così al fischio finale dell’arbitro Coppetelli esplode la festa per i 30mila dell’Arena che proseguirà la sera al Giardino Scotto. Nonostante il campionato vinto Gigi Simoni non resta sulla panchina del Pisa. Il tecnico di Crevalcore passa alla Lazio che però non riuscirà a riportare in serie A. Il presidentissimo Romeo Anconetani lo richiamerà nell’estate del 1986 per scrivere un’altra grande pagina di storia.