Dopo quindici giorni trascorsi in Val Seriana, i nerazzurri fanno ritorno in Toscana. Due giorni di riposo, poi nuovo via. L’analisi del ritiro
Il Pisa fa ritorno a…Pisa. Dopo quindici giorni trascorsi in Val Seriana tra doppie sedute, palestra e tre amichevoli, ha fine il ritiro di Rovetta per gli uomini di Alberto Aquilani. Partiti in 37 e senza direttore sportivo, i nerazzurri fanno ritorno in Toscana in x. Tra partenze (Guadagno, …) e arrivi, quelli di Arena e Barbieri, oltre a Stefanelli al fianco di Giovanni Corrado.
Il piano tattico
Lo staff tecnico ha sfruttato questi giorni per porre le basi sulle novità che vuole proporre. Novità. Rivoluzione. Queste le parole spesso utilizzate nelle ultime settimane. Il Pisa baserà il proprio gioco sul possesso palla e sul dominio. 4-2-3-1 contro il Rovetta, quindi testato nelle seguenti due amichevoli il 4-3-3, che con ogni certezza sarà il modulo di riferimento. Alternate le coppie centrali, i centrocampisti, gli esterni. Tutti. Aquilani continua a lavorare, mentre il primo impegno ufficiale, quello con il Frosinone in Coppa Italia dell’11 agosto si avvicina.
Le voci
Entusiasmo, voglia di mettersi in discussione. Questo è ciò che si sente dalle voci in casa Pisa. Da Aquilani, che ha definito il bilancio “positivo”, annunciando come però ci sia tanto da lavorare, al capitano, Caracciolo, che ha descritto il ritiro come “importante” e che ciò che stanno intraprendendo è qualcosa di “rivoluzionario per il calcio italiano”.
Crediti foto: Pisa Sporting Club