Analizziamo, reparto per reparto, la rosa nerazzurra a pochi giorni dall’esordio in campionato. dai rientri di Canestrelli e Leverbe a Barbieri: ecco la difesa
Si avvicina sempre più il 25 agosto, data dell’esordio in campionato del Pisa al “Ferraris” di Genova contro la Sampdoria. La rosa a disposizione di Alberto Aquilani è ormai definita, nonostante manchino ancora due settimane prima della chiusura del calciomercato. Tempo, quindi, di poter analizzare i vari reparti. Partiamo dalla difesa.
Un grande lavoro di scrematura è stato fatto dalla società per quanto riguarda il reparto arretrato. Tra i 37 del ritiro di Rovetta, infatti, Aquilani ha avuto a disposizione ben sette difensori centrali. I rientri di Canestrelli e Leverbe dai prestiti da Como e Sampdoria hanno portato inevitabilmente alla partenza per alcuni membri del pacchetto difensivo. A fare le valigie sono stati Barba, passato a Como e Rus, al Pafos. La coppia titolare del Pisa dovrebbe tornare a essere quella della stagione 2021-22 (l’anno della finale playoff persa), composta da Leverbe e dal capitano Caracciolo. Con Canestrelli ed Hermannson (utilizzabile anche a destra in caso di emergenza, come a Frosinone), pronti a ritagliarsi spazio. Il francese, in particolare, potrebbe ritagliarsi uno spazio importante, considerando la volontà di Aquilani di impostare il possesso palla già dal reparto difensivo.
Per la terza stagione consecutiva, la fascia sinistra sarà regno di Pietro Beruatto. Il numero 20, alla ricerca di riscatto dopo la scorsa stagione, risponde al prototipo di terzino voluto dall’allenatore: grande corsa e capacità offensive. Caratteristiche che il Pisa ha voluto portare anche sulla destra, con gli acquisti di Barbieri e con il ritorno di Esteves. Il portoghese può, all’occasione, occupare anche la fascia sinistra. Possibilità anche di variare a seconda del gioco, con l’apporto di Arturo Calabresi, al momento alle prese con il recupero dopo l’operazione.
Già nelle prime uscite è stato possibile vedere la gestione di Aquilani per la difesa. Un baricentro altissimo quello che adotterà il Pisa, figlio del recupero palla sul primo portatore. In fase di possesso, invece, terzini altissimi, oltre la linea dei centrocampisti. Tutte caratteristiche che necessitano coraggio e predisposizione al rischio, come da volontà del Pisa di questa stagione.