Serata da incorniciare per il Pisa di Alberto Aquilani che vince per 2-0 in casa della Sampdoria al Ferraris. Bravo il tecnico nerazzurro, alla prima assoluta in B da allenatore, ad aver dato in poco tempo una grande impronta alla costruzione del gioco e alla fase di non possesso. Bravi i giocatori, nonostante le tante assenze, a recepire i suoi dettami e quelli dello staff tecnico. E’ la vittoria del collettivo.
Nicolas 8: di fatto una sola parata difficile su De Luca, sulle altre due l’arbitro aveva già fischiato il fuorigioco, ma che vale come un gol. Per la spettacolarità, per il grado di difficoltà e perché non permette alla Sampdoria di tornare in partita pochi minuti dopo il raddoppio nerazzurro. Per il resto grande attenzione sulle uscite e partecipazione alla costruzione del gioco dal basso.
Hermannsson 6,5: non soffre particolarmente la spinta di Pedrola, a parte qualcosa nel finale di primo tempo, e gioca in un ruolo non suo una gara attenta( 27′ st Calabresi 6,5: appena rientrato dall’operazione al menisco gioca un bel finale di gara. Porta sicurezza e non disdegna delle sortite offensive).
Canestrelli 8: gioca sempre sull’anticipo e in pratica la prende sempre lui. Un gioco a volte rischioso ma redditizio. In fase d’impostazione diventa un centrocampista aggiunto e a volte te lo ritrovi anche nell’area avversaria. Mostra maggiore personalità e malizia rispetto al giocatore che avevamo imparato a conoscere un anno fa.
Leverbe 7,5: anche lui è un drago sugli anticipi ed è prezioso in fase d’impostazione. Un solo errore nel primo tempo, La Gumina non ne approfitta, ma nel complesso sembra più vicino ad essere il difensore ammirato due anni fa al fianco di Caracciolo che quello spesso in difficoltà nella passata stagione giocata a Benevento.
Beruatto 7: spinge ma non perde raramente la concentrazione e l’attenzione nella fase di non possesso. Un solo errore che dà il via all’azione più pericolosa della Sampdoria. Ma è una piccola goccia nel mare di una prestazione gagliarda( 36′ st Jureskin Sv)
Veloso 8: se lo chiamano Il Professore un motivo ci sarà. E’ l’architetto del gioco nerazzurro. Quello che fa girare palla e respirare la squadra. Per la corsa ci pensa chi gli sta al fianco. Positivo anche il fatto che sia rimasto in campo per tutta la partita.
Marin 8: corre, difende recupera, spezza il ritmo dell’avversario. Se Veloso è la geometria, lui è il polmone del Pisa. Ma non fa solo quello. Irriducibile.
D’Alessandro 6,5: inizia a venir fuori verso la fine del primo tempo. Grande personalità a fronte di tanto sacrificio. Va un po’ in riserva dopo il raddoppio, Aquilani lo capisce e lo fa rifiatare al momento giusto( 27′ st L. Tramoni 6,5: entra con il piglio giusto. Peccato per quel tiro alle stelle ma nel complesso è molto dinamico)
Arena 8,5 : non sente per niente l’emozione del debutto in B in un tempio del nostro calcio. Fa ammattire completamente Giordano e a tratti diventa imprendibile. Lo devi fermare con le cattive. Prende tante botte ma le incassa bene nonostante il fisico minuto. Nel primo tempo ha sul sinistro la palla del ko ma se la fa respingere da Stankovic, ma al secondo tentativo fa centro. Ed è un gol da cineteca con il mancino che telecomanda il tiro all’incrocio dei pali. E qui si che il nostro protagonista si scioglie tra tante lacrime di felicità . Belle le sue lacrime e quelle dei tifosi nerazzurri che quasi non credono ai loro occhi.
M. Tramoni 8,5: prima la gioia per la sesta rete in nerazzurro e poi l’apprensione per l’infortunio al ginocchio nel finale di partita. Nel mezzo una prestazione da primo della classe. Approfitta al meglio dell’errore di Stankovic per segnare con freddezza il gol apri partita. Per il resto è sempre nel vivo del gioco. Nel primo tempo perde l’attimo per mandare in porta Arena, nel secondo no e serve l’assist per il raddoppio. Adesso si attendono notizie dall’infermeria. Intanto merita solo applausi( 36′ st Piccinini sv)
Moreo 7,5: è l’autentico punto di riferimento dell’attacco. Lotta, fa le sponde e manda in porta Arena quando l’ala destra nerazzurra sfiora il raddoppio nel finale di primo tempo. Si fa male all’inizio della ripresa( 8′ st Valoti 7: da tre giorni a Pisa ma non sembra. Entra subito in partita e assieme a D’Alessandro e Veloso contribuisce a mettere dentro quintali di esperienza e personalità. Sfiora il tris a fil di sirena).