Il successo per 1-0 a Piacenza con la FeralpiSalò è una boccata d’aria pura dopo che nelle tre precedenti partite era arrivato un solo punto e la vittoria mancava dal debutto in casa della Sampdoria.
Onestamente la squadra anche ieri non ha convinto sotto il profilo del gioco ma vincere soffrendo e anche con un pizzico di fortuna potrebbe essere un segnale di svolta. Intanto permette alla squadra di Aquilani di uscire da quella negatività, dovuta agli infortuni e ai risultati, dove non voleva restare il tecnico.
Quella del Garilli non è stata una gran partita. Ritmi bassi e possesso palla sterile da parte del Pisa. I nerazzurri hanno tenuto il pallino del gioco, 61% di possesso, ma raramente hanno giocato in verticale. Tolto Veloso, soprattutto nel gioco da fermo, non si è vista una grande qualità generale.
Aquilani ha riproposto il 4-2-3-1 con qualche scelta a sorpresa. A cominciare da quella di Mlakar a destra nei tre alle spalle di Moreo. Con D’Alessandro che si è aggiunto alla lista degli infortunati e Arena febbricitante in settimana il tecnico ha puntato sullo sloveno che soprattutto nel primo tempo non ha dato incisività alla fase offensiva. Stesso discorso per Vignato, alla prima da titolare, e Valoti.
L’unica occasione importante del primo tempo il Pisa la crea su palla inattiva di Veloso con Leverbe due volte pericoloso. Per il resto riemergono i difetti visti nel finale con il Bari e quando la squadra si abbassa troppo, come nel finale di tempo, inizia a soffrire e si salva perché la Feralpi non approfitta di alcune indecisioni difensive e perché Nicolas è super su un colpo di testa di Pilati.
Nella ripresa il copione non sembra cambiare. Aquilani fa entrare Barbieri per Calabresi sulla destra ma la partita non decolla. E la sensazione che si percepisce nella prima parte di frazione è che la squadra di Vecchi, peggior difesa e peggior attacco del campionato, non faccia fatica ad imbrigliare i nerazzurri. Anzi, i bresciani sono tutt’altro che timorosi.
Stavolta però il Pisa appena accelera un po’ ha il merito di approfittarne. Una bella azione rifinita da Vignato per Valoti porta al tiro l’ex Monza e Pizzignacco si salva in angolo. Dal corner solita palla testa di Veloso e stacco imperioso di Canestrelli lasciato libero dai difensori della FeralpiSalò. E’ una liberazione. Da notare come per la seconda gara di fila è ancora un difensore a trovare la via del gol in una squadra che ha segnato due reti in una partita solo in casa della Sampdoria.
Nonostante il gol la sofferenza non finiva lì visto che la dea bendata salva il Pisa su un gran tiro dell’ex Martella che colpisce la traversa e il palo. Va detto però che qualche segnale positivo c’è stato. Stavolta i nuovi entrati hanno fatto il loro dovere a cominciare da Touré che ha portato fisicità e preso tanti palloni di testa ma anche da Piccinini che ha fatto legna. Positivo anche aver rivisto Caracciolo in difesa nel finale e Arena ha portato un po’ di velocità con Mlakar che dopo la sostituzione di Moreo ha fatto qualcosa di meglio giocando qualche metro più avanti.
Si poteva fare qualcosa di più nelle ripartenze con Beruatto che prima ha sfiorato il palo e poi ha strozzato un tiro da posizione favorevole. Non era comunque semplice gestire i nove minuti di recupero alla luce anche di quello che abbiamo visto nei finali con Parma e Bari. Alla fine va bene così ma bisogna cercare di cambiare passo ed essere più incisivi in avanti e più attenti in difesa. Squadre più scaltre ne avrebbero approfittato. E’ un successo che comunque fa bene al morale in vista della sfida di martedì in casa di una Reggiana capace di battere lo Spezia.