La sconfitta dice che anche stavolta i nerazzurri vengono superati quando hanno il predominio nel possesso palla
Come contro Parma e Modena nelle altre due sconfitte in campionato. Il Pisa tiene palla per il 61%, contro 39% del Cosenza, ma è un possesso sterile e fine a se stesso. Come evidenzia anche il dato dei passaggi. Il Pisa ne effettua 587, precisione dell’85%, ma sono soprattutto passaggi semplici. Raramente si gioca in verticale. Meglio il Cosenza con i suoi 367 passaggi, precisione dell’81%, che ha più facilità però ad arrivare al tiro.
Il Cosenza è più incisivo: 15 tiri totali contro gli otto del Pisa. I nerazzurri centrano di più lo specchio, 6 a 5, ma trovano anche i riflessi di Micai.
Gara fallosa con nove ammonizioni e un’espulsione. Sei gialli per il Cosenza, tre per il Pisa. I due a Barbieri nel primo tempo, che lasciano per la quarta volta in dieci il Pisa, e quello ad Esteves nella ripresa.
La trappola del fuorigioco è scattata una sola volta e l’ha fatta scattare il Pisa.
Il Pisa ha subito per la terza volta gol dopo il novantesimo. E’ arrivato anche il primo gol subito su un cross da calcio d’angolo. I corner, per la cronaca, sono stati calciati tre volte dal Cosenza e due dal Pisa.
E’ la terza vittoria del Cosenza all’Arena nella sua storia. Dopo quella del 1992-93, 0-1 gol di Marulla, e del 2019-2020 con il 3-1 firmato da Riviere, doppietta, e Broh. Per il Pisa andò a segno Samuele Birindelli.
Con il gol di ieri Gaetano Masucci è il primo giocatore nella storia del Pisa a segnare per otto stagioni di fila.
Fonte statistiche: Google.