Per ottanta minuti abbiamo visto il Pisa di Aquilani. Gioco, possesso palla non fine a se stesso, gioco palla a terra come autentico credo e movimenti rapidi . Finalmente più uomini in grado di attaccare l’area di rigore.
Tolto il finale il Pisa non ha mai rischiato e se fosse arrivata la beffa sul tiro di Pittarello stavolta sarebbe stata una vera e propria ingiustizia. Perché al contrario, di Cosenza e Parma le altre squadre che all’Arena hanno segnato nel recupero, il Cittadella è stato dominato in lungo e in largo.
Il segreto del successo sta anche nell’aver sorpreso i venti con un 3-4-2-1 variabile dalla metà campo in su. A sorpresa sugli esterni Aquilani ha lanciato Lisandru Tramoni a destra ed Esteves, destro naturale, a sinistra. Sarano la chiave di volta della partita. Entrambi hanno dato rapidità e ritmi alti, oltre a una grande capacità di saltare l’uomo. Entrambi hanno trovato una grande intesa con Valotie Piccinini che sono stati il collante tra difesa e centrocampo.
Non è un caso che il primo gol nasce da una grande giocata di Lisandru Tramoni che lascia sul posto Vita e scarica dietro per Piccinini che segna il suo primo gol in B. Il centrocampista di Reggio Emilia si conferma una delle note liete di questo inizio campionato. E pensare che i due giocatori che hanno confezionato la rete sembravano entrambi in procinto di andare a giocare in prestito.
Purtroppo poco dopo il gol fato deve uscire Caracciolo. C’è un po’ di preoccupazione per le sue condizioni. In campo va Leverbe che fa il suo in una difesa a tre trascinata da un Canestrelli sempre più leader e da un Beruatto che è in crescita costante e non rinuncia Aa spingere. Nel primo tempo arrivano anche due pali con Esteves e Valoti, nel giro di pochi secondi, con Lisandru Tramoni ancora protagonista con l’assist per l’ex Monza.
Il dominio è assoluto anche perché a centrocampo Veloso fa il professore e Marin fa il Marin. Nella ripresa il Cittadella è un po’ più spigliato con l’ingresso di magrassi ma per quasi novanta minuti Nicolas deve fare da spettatore. Il Pisa dimostra che sa tenere palla e sa come far aprire i veneti. Entrano Vignato, Nagy e Calabresi per Lisandru Tramoni, Piccinini e Marin.
Escono alcuni dei migliori ma i nuovi entrati inizialmente portano freschezza al Pisa che continua a picconare il Cittadella, anche con gli allunghi di Vignato, che al 25′ si mostra troppo fragile sulla bella combinazione tra Torregrossa ed Esteves che porta al primo gol in Italia del portoghese. Autentico mattatore.
Va elogiato anche Torregrossa. Non solo per l’assist ma per le tante punizioni guadagnate.
Il Pisa insiste ancora per qualche minuto ma poi ha il torto di abbassarsi troppo e dopo la traversa di Vita, arrivata a sei minuti dalla fine, inizia a venire un po’ di braccino. Il vantaggio è robusto ma Nicolas è bravo su Pittarello a pochi istanti dal novantesimo.
Sull’ennesima mischia Magrassi trova il 2-1 al 94′. Anche stavolta il recupero è allungato e un grande brivido corre lungo la schiena di tutti quando Pittarello ha la palla del pari ma la calcia su Nicolas. Pochi secondi dopo arriva il fischio finale che è una vera liberazione. Il successo in casa mancava da sette partite.
Non tragga però in inganno il punteggio di misura. La vittoria è strameritata. Adesso c’è poco tempo per recuperare le forze e la testa deve già andare al Lecco, ultimo con un solo punto ma con tre gare in meno, nel recupero di martedì alle 18,30 all’Arena. Un successo potrebbe far diventare molto interessante la classifica dei nerazzurri che devono dare continuità a quanto visto ieri. Cancellando se possibile gli ultimi dieci minuti.