Romeo Anconetani ha scritto pagine indelebili nei 114 di storia del Pisa e per certi versi la sua figura è sempre di attualità. Pochi giorni fa la giunta di Palazzo Gambacorti ha lanciato la proposta, da sottoporre al voto del consiglio comunale, di conferire la cittadinanza onoraria a Romeo Anconetani, triestino di nascita, per i suoi meriti a livello sportivo e per il talento nell’acquisto di calciatori.
E infine per il grande ruolo di comunicatore innovativo. Quest’ultimo ruolo ha un peso molto importante ancora oggi in un calcio dove si è perso un po’ il distacco tra tifosi e società. Non solo a Pisa. Il comune ha già conferito la cittadinanza pisana a quattro giocatori dell’era Anconetani che sono Klaus Berggreen, Henrik Larsen, Wim Kieft e Carlos Dunga. I primi due sono già stati premiati con una cerimonia in comune lo scorso 22 settembre.
Sabato scorso durante Pisa-Como in curva Nord è apparso uno striscione con su scritto semplicemente “Romeo Anconetani”. Per ricordare i 24 anni dalla morte del presidentissimo. Il 3 novembre 1999. Oggi Il Tirreno ha dedicato una bella intervista alla signora Agata Buonomo, la vedova di Anconetani, per tutti “Titina”. La signora compie oggi infatti cento anni, auguri, ed ha raccontato alcuni aneddoti della vita di Romeo. “L’ho conosciuto nel 43′. Il Pisa? dopo il fallimento solo Berlusconi lo aiutò”.