E’ ormai il giorno della vigilia di Sudtirol-Pisa. Dopo il pareggio contro il Como, i nerazzurri vogliono arrivare alla sosta nel miglior modo possibile, battendo il Sudtirol, già bestia nera dopo le due sconfitte della scorsa stagione. Alberto Aquilani ha commentato la sfida in conferenza stampa.
SULLA SETTIMANA DI LAVORO E L’AVVERSARIO – “Abbiamo fatto una buona settimana: la squadra ha partecipato e ascolta. Questo ci dà fiducia, ma davanti abbiamo una gara difficile, ma ci siamo preparati bene per affrontare una gara che rappresenta un simbolo di questo campionato, con varie difficoltà e non solo per noi. Il Sudtirol è una squadra impegnativa: sa quello che vuole e sceglie i giocatori in base alla propria idea e credo. Lavorano bene. Hanno fatto un grandissimo campionato e hanno un’idea più cementata di gioco. Noi siamo consapevoli di dover avere la mentalità giusta e l’umiltà per rispondere alla qualità e alla quantità.”.
SUL MODULO – “Voglio essere chiaro: non ho un modulo. Si può partire con un modulo, ma questo durante la partita cambia anche a seconda del momento o dell’avversario. Che si giochi a tre o quattro dipende da vari fattori. Ci siamo adattati con i calciatori a disposizioni e ogni gara ha le sue difficoltà. Il concetto rimane lo stesso però. La squadra mi da diverse soluzioni“.
SUGLI INFORTUNATI – “D’Alessandro non è ancora a disposizione, ma si è allenato un paio di giorni con noi. Ha bisogno di allenamenti: è nella fase di recupero. Torregrossa, Marin e Nicolas stanno bene. Arena ha diversi problemi legati alla caviglia e si è allenato poco. Per Touré è lunga, probabilmente un altro mese e mezzo. Di Jureskin non conosco i tempi di recupero, mentre per Caracciolo spero di ritrovarlo dopo la sosta”.
SUL COMUNICATO DELLA CURVA – “Il pubblico va rispettato. Dobbiamo cercare di far cambiare idea alla gente. Bisogna fare fatti”.
SULLA SUA SITUAZIONE – “Mi sento a rischio dal primo giorno. Questa partita la vedo come una partita di campionato, un’occasione per migliorarsi. Vedo i giocatori che mi seguono e vogliono fare ciò che chiedo. Il lavoro è la strada giusta per ottenere risultati. I cavalli si vedono all’arrivo e non all’inizio. Io mi sento bene, la società mi sta vicino e mi tutela, credendo in questo progetto”.