Un punto per evitare il baratro. Dopo due sconfitte consecutive, il Pisa torna a muovere la classifica grazie al pareggio ottenuto in rimonta contro il Como in un clima non facile (oltre alla pioggia): il pubblico, sempre in minor affluenza, ha contestato sia l’operato della squadra che la situazione dello stadio. Alla fine, il pareggio risulta come una boccata d’aria per la squadra, in vista dell’impegno contro il Sudtirol, l’ultimo prima dell’ultima sosta.
Delle ultime tre sfide giocate in casa, sicuramente quella contro il Como risultava la più complicata, ma alla fine il computo vede quattro punti totalizzati contro lariani, Cittadella e Lecco. Ecco, se queste gare avrebbero potuto determinare la stagione del Pisa, allora il verdetto è negativo. “A inizio stagione le aspettative erano differenti” ha dichiarato Barberis al termine della partita. E pensare che al termine del primo tempo la situazione sarebbe potuta essere molto peggiore. Dopo le tre gare giocate con il 3-4-2-1, Aquilani è tornato al 4-2-3-1 di inizio stagione. Un cambio, oltre che di modulo, anche di tattica. Il lungo fraseggio ha lasciato spazio ai lanci lunghi direttamente dalla difesa. Scelta che non ha pagato, con una difesa che, come nelle ultime gare, si è dimostrata troppo fragile in occasione del gol di Cutrone.
All’intervallo, quindi, la scossa. “Non avevamo più niente da perdere. Abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo” continua Barberis nell’analisi. Parole che dimostrano la difficoltà, quasi tragica, che stava vivendo la squadra in quel momento. “Abbiamo parlato nell’intervallo, dovevamo aumentare l’aggressività e tornare a giocare al pallone” aggiunge Mlakar. Così, a immediata ripresa, è proprio il numero 17, alla sua miglior prestazone stagionale, a servire l’assist per Valoti. Schierato da trequartista classico, il numero 27 è risultato il giocatore assolutamente più pericoloso. Dopo la conclusione alta nel primo tempo, nel secondo non spreca l’occasione e sigla il suo terzo gol. E’ lui il capocannoniere della squadra. Non un traguardo impossibile: è infatti l’unico giocatore ad aver segnato più di un gol in stagione tra le fila del Pisa. Dato preoccupante.
L’attacco continua a non dare frutti. Moreo, seppur molto sacrificato in fase di ripiego, è spesso assente in area di rigore, rendendo vacui i cross dei compagni, come Lisandru Tramoni, ormai diventato titolare e quasi sempre tra gli elementi più positivi della squadra. Il numero 7, assieme a Esteves, sono gli unici giocatori capaci e volenterosi di saltare l’uomo ogni qualvolta entrano in possesso del pallone, elemento nel quale Vignato, che ha avuto l’ultima occasione della partita, ancora stenta a fare.
Un Pisa ancora privo di identità, ma dalla reazione “che dà fiducia” come detto da Aquilani. Un Pisa, però, ancora non padrone del proprio destino, quando ormai un terzo del campionato è già stato giocato.