Il 28 maggio 2006 è stata una delle giornate più intense e rocambolesche della storia recente del Pisa. Una salvezza ai playout di serie C1 contro la Massese ottenuta grazie al 2-1 di Eddy Baggio al 96′. Un gol che evita la clamorosa retrocessione in C2
Il Pisa è all’ultima spiaggia di una stagione difficilissima. La prima da presidente di Leonardo Covarelli. Quattro allenatori nel giro di nove mesi conditi da clamorose delusioni e poche gioie. Antonio Toma, che con Mileti, guida la squadra ai playout si aggrappa soprattutto alla qualità di Eddy Baggio, 11 gol in appena 20 partite, per cercare di ribaltare l’1-0 subito all’andata.
All’Arena c’è il tifo e il pubblico delle grandi occasioni per cercare di salvare il salvabile. I nerazzurri partono bene e passano in vantaggio al 31′ con un colpo di testa di Pellecchia. Una vittoria anche con il minimo scaro basterebbe ai nerazzurri per salvarsi vista la miglior posizione in classifica. La Massese di Angelo Alessio però non molla e all’inizio della ripresa pareggia con l’attaccante Borneo. La salvezza prende la strada di Massa.
Il Pisa non riesce a segnare con la Massese che prima resta in 10 e poi in 9 per le espulsioni di Garaffoni, nel primo tempo, e di Mariotti a pochi minuti dal novantesimo. Esplode la contestazione del pubblico. L’arbitro Damato di Barletta è costretto a sospendere il gioco per un fitto lancio di fumogeni.
Parte un maxi recupero di sei minuti. A pochi istanti dalla fine il Pisa conquista una punizione sulla destra: gran mucchio in area con Giardina che mette in mezzo, spunta Eddy Baggio, sul filo del fuorigioco, che anticipa tutti di testa e gira in rete. E’ la fine di un incubo. Il Pisa è salvo ma dopo il fischio finale la società viene comunque contestata. Da quella vittoria rocambolesca partirà la rincorsa alla serie B.