Il 30 maggio 1988 il Pisa vince la sua seconda Mitropa Cup sconfiggendo all’Arena gli ungheresi del Vaci Izzo con un secco 3-0. E’ il secondo alloro internazionale, dopo la Mitropa del 1985, conquistato dal Pisa. Sempre griffato da Romeo Anconetani. Il presidentissimo amava tantissimo quella manifestazione
Il Pisa si presenta alla sua seconda finale europea da favorito nei confronti degli ungheresi del Vaci Izzo. In campo non c’è storia. Il Pisa è trascinato dall’olandese Mario Been che è già stato tesserato per la stagione seguente. Poco dopo la mezz’ora del primo tempo la gara si decide con un micidiale uno-due firmato dall’attaccante Luca Cecconi e dal centrocampista Claudio Sclosa.
Nella ripresa Daniele Bernazzani, centrocampista schierato insolitamente da terzino , mostra il suo fiuto negli inserimenti segnando il definitivo 3-0. L’allenatore Giuseppe Materazzi concede la standing ovation a Been, al suo posto entrerà il compianto Silvio Gori, e qualche minuto anche al portiere Grudina, prima presenza stagionale, per Nista e Fiorentini per Caneo. Visto che vengono sperimentate le tre sostituzioni, non ancora possibili in serie A. Finisce con il capitano Sclosa che alza la Coppa mentre nell’Arena partono le note di We are the Champions dei Queen.
Ma è anche la serata degli addii. Proprio Materazzi, commosso a fine partita, e Sclosa sono in procinto di passare alla Lazio. Al posto del tecnico che Anconetani aveva scoperto in C alla Casertana arriva Bruno Bolchi. Che vince il ballottaggio nei confronti di Gaetano Salvemini. Dopo il trionfo Anconetani annuncia anche di voler mettere il distintivo della Mitropa Cup sulla maglia ufficiale del Pisa. Cosa che però, per i regolamenti dell’epoca, non fu possibile. La notte fu comunque magica.